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MANI

FESTO

POETIC HOTEL


Manifesto 19 Gennaio 2020

IL POETIC HOTEL È UNO SPAZIO PER L’ARTE CONTEMPORANEA

CHIUSO AL PUBBLICO ED INACCESSIBILE.

1. L’installazione


Il “Poetic Hotel” è un'installazione d’arte contemporanea allestita a Padova all'interno di un albergo
abbandonato dal 1997, riaperto per la prima volta nel 2019.
Le stanze, lasciate come sono state trovate, nel loro stato di decadenza ed abbandono, sono diventate
luogo di un’intensa e spontanea attività artistica realizzatasi in installazioni, pitture, sculture, foto,
poesia, performance e altre forme di espressione artistica e poetica.
Gli artisti, “Ospiti” dell’hotel, hanno interagito e sono intervenuti nelle stanze e nei locali adibiti
all’allestimento partendo dalle suggestioni del luogo, rielaborando la loro visione dell’hotel,
dell’abbandono e della sospensione del tempo tra l’allora e l’attuale, rianimando di vita vissuta e
vivente il tessuto di storia e di tempo che caratterizza questo luogo.
Il format, depositato in S.I.A.E, nasce da un’idea di Simone Berno che, con la partecipazione
spontanea di altri 30 artisti ha realizzato l’opera in collaborazione sinergica e collettiva.
Un avvenimento straordinario lontano da ogni modalità usuale di diffusione dell’arte contemporanea,
fuori da qualsivoglia circuito museale o di galleria. Una volta rielaborati gli spazi interni e le stanze,
ultimante le installazioni e le performance, avviene il Check-Out ovvero il distacco definitivo dalle
opere da parte degli artisti, conferite a loro volta a quella che potremmo definire ora la “persona
artistica” “Poetic Hotel”.

QUESTO HOTEL È E RIMARRÀ CHIUSO AL PUBBLICO
Le stanze dell’Hotel sono inaccessibili. Le installazioni allestite al loro interno, relegate
all’inesorabile usura del tempo, non potranno più essere ammirate dal vivo fin quando lo stabile non
verrà abbattuto ed assieme ad esso sarà distrutta l’intera collezione di opere. Solo allora sarà
possibile recuperarle, tra le macerie dell’Hotel

2. Il Poetic Hotel oggi: dall’installazione al progetto artistico
Il “Poetic Hotel” rappresenta un modo di concepire l’arte contemporanea nella direzione
dell’innovazione, sperimentale e d’avanguardia, in cui l’espressione artistica si configura, prima
ancora che come opera singola, come esperienza totale, immersiva e disorientante, un'installazione a
tutto tondo, fuori da qualsivoglia supporto o coinvolgimento diretto dello spettatore, ospite,
osservatore.
Questo spazio oggi si configura anche come officina e laboratorio culturale ed artistico, spazio di
creazione e sperimentazione, fucina di idee in dialogo continuo e mutuale con l’ambiente esterno,
rinascendo sempre come nuovo interlocutore nel tessuto urbano della città.
Per permettere che tale contaminazione artistica si realizzi, solo una parte del “Poetic Hotel”
continuerà ad essere accessibile. In particolare, la Reception, visibile dalla vetrina dell’Hotel, il
Pensatoio e lo Studio, definiti “terra di mezzo”, accessibili dagli artisti e, in casi eccezionali, anche
da ospiti invitati a partecipare ad esperienze e performance. Un luogo di creazione e contaminazione,
un’officina creativa fruibile ed attrezzata. Il “Poetic Hotel” è e sarà quindi punto di incontro, di
condivisione e comunicazione tra artisti, performer, scrittori, critici, curatori e musicisti sensibili alle
molteplici espressioni poetiche dell’arte.

3. L’integrità del Poetic Hotel
Il “Poetic Hotel” grazie all’apporto di tutti gli artisti coinvolti, si presenta come un’entità unica e
integrata, una “persona artistica” appunto, in contrapposizione alle “persone fisiche o giuridiche”
che ne han fatto parte nella vita reale.
In quanto tale, il “Poetic Hotel” è ciascuna e tutte le opere che lo compongono. Nessuna opera potrà
essere eliminata o essere oggetto di compravendita essendo parte di un luogo pubblicamente
inaccessibile e dunque formalmente inesistente se non nelle forme della riproduzione digitale.
Le stanze dell’Hotel rimarranno chiuse al pubblico a tutela degli spazi e dei luoghi allestiti con le
opere d’arte, onde evitare che l’affluenza di visitatori ne alteri il microclima interno creatosi nei 23
anni di abbandono.

4. L’azione creativa dell’artista Ospite
In totale libertà creativa, l’unico vincolo per l’artista, imprescindibile, è stato, è e sarà la
contestualizzazione del luogo, in quanto esso stesso impregnato dal passaggio di migliaia di persone
alloggiate nell’hotel quando era attivo: centinaia di vite vissute (il cui passaggio è testimoniato negli
storici dell’albergo) e ognuna delle quali ha lasciato una traccia del suo soggiorno, tra le pareti della
sua stanza e quelle della hall. Ansie, amori, angosce, attese, suggestioni, paure, preoccupazioni che
gli artisti hanno saputo e continuano captare stanza per stanza rendendo creativamente esplicite tutte
queste emozioni e questi sentimenti attraverso le loro opere.

L’artista non solo si rapporta ad un luogo ma modella l’opera a partire dallo stesso (fattore di
contesto), dando vita ad altri e mutevoli scenari attraverso installazioni e performance che raccontano
storie inedite, personali o frutto di rielaborazioni, intrecciandosi con quelle di altri artisti, in
interscambio continuo e spontaneo con la realizzazione in itinere del “Poetic Hotel”.
L'invito è dunque quello di accostarsi al margine di questo luogo custode di passioni dirompenti,
rianimando di senso e sostanza gli ambienti di quello che un tempo è stato un luogo pulsante di vita
(in questo caso, ne danno testimonianza gli archivi degli ospiti provenienti da ogni dove all’Hotel).

5. La poetica dell’inaccessibilità
L’arte del Poetic Hotel è un invito a cambiare lo sguardo sul mondo dell’arte entrando a farne
parte, in un affondo creativo, ispirato dall’immaginare piuttosto che dal vedere, dal sentire che si
fonda con il racconto degli artisti, con il racconto del tempo; andando a ricomporre la forma
dell’opera d’arte tramite interfacce di condivisione contemporanee vengono rese così possibili
nuove narrazioni delle installazioni e delle opere che lo compongono, rifacendosi alla memoria del
luogo che le ospita, traducendola in forma visibile.

6. La componente performativa del Poetic Hotel
L’opera performativa si svilupperà all’interno dei locali e sarà accessibile solo in formato video e foto
diffuse tramite media e proiezioni visibili dalla vetrina dell’Hotel. La produzione artistica si
svilupperà anche tramite performance esterne dal “Poetic Hotel” ma comunque inserite nel progetto
artistico, coerenti con la poetica del luogo e in accordo con la Direzione Artistica dell’attività
performativa (firmate “Poetic Hotel” con oppure senza riferimento all’artista autore della
performance).
Ogni artista avrà accesso al “Poetic Hotel” per un periodo limitato di tempo sufficiente a permettere
la costruzione della performance. Completate le performance - definite preventivamente per forma
espressiva, poetica e numero di repliche, e in accordo con la direzione artistica - l’artista tornerà ad
essere semplice spettatore.
Il “Poetic Hotel” si presta ad essere luogo di performance come: Danza-Teatro, Video
Sperimentali, Produzione Musicale e Poesia.
In particolare, si distinguono due tipologie di performance che potranno essere sviluppate:
1) Performance site-specific: performance il cui contenuto è strettamente connesso ad una
stanza: elaborazioni, nuove visioni dell’istallazione d’arte contemporanea inaugurata con
il Check-Out del 13 dicembre. Tali performance andranno sviluppate in stretto dialogo e
in collaborazione con l’artista ideatore della stanza.

2) Performance indipendenti: il performer (poeta, scrittore, ballerino, attore) può rivedere nel
“Poetic Hotel” qualcosa di diverso, originale, che ha bisogno di nuova voce. In questo caso
la produzione è totalmente indipendente ed è strettamente vincolata all’esperienza e
all’interpretazione del performer all’interno del luogo.


7. La direzione Artistica
La direzione Artistica delle attività performative sarà temporanea e tramandata di anno in anno, da
Art Director ad Art Director, previa consultazione tra l’ideatore del progetto, la proprietà del “Poetic
Hotel” e la Direzione Artistica in carica. Una deroga alla regola del cambio di Direzione Artistica
dopo un anno sarà consentita, se necessario, solo nel primo anno di attività, nel 2020, essendo il
progetto in fase di sviluppo strutturale.

                                                                                                                             

                                                                                                                                        PHX

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